Un ufficio ecosostenibile

Cancelleria Lope oggi ti spiegherà quali sono le normative per il corretto smaltimento dei toner esausti.

Non è sempre facile, anche volendolo, riuscire a differenziare i rifiuti domestici, figuriamoci in ufficio!

Tuttavia l’orientamento green non è più esclusiva di pochi; ormai è un impegno di tutti poiché, tutelare e tenere pulito l’ambiente in cui si vive, è diventata una priorità.

La natura probabilmente come sempre ce la farà a sopravvivere e di sicuro lo farà anche senza l’essere umano, quindi siamo noi che dobbiamo darci da fare per preservare la nostra sopravvivenza…e la legge ce lo ricorda.

Una scorretta raccolta differenziata viene sanzionata pesantemente!

Occorrerà sia sensibilizzare i collaboratori rispetto al valore economico e ambientale della raccolta differenziata, che aiutarli a gestirla predisponendo in ufficio contenitori adeguati.

Potreste scegliere piccoli cestini destinati come questi

oppure gruppi di contenitori per differenziare in modo dettagliato come questi.

Potrebbe essere una buona abitudine quella di riciclare i fogli già utilizzati, non stropicciati e che non contengano dati sensibili, per stampe di prova oppure per documentazione interna che non dovrà essere presentata al cliente e che non abbia alcuna ufficialità.

Ricordiamo poi che ci sono alcuni rifiuti considerati speciali per la loro natura.

Tra questi troviamo i toner e cartucce esausti.

La normativa, il D.lgs. n. 152 del 2006 definisce cartucce per stampanti laser e a getto d’inchiostro come “rifiuti speciali da stampa informatica esausti” e quindi necessitano di un iter di smaltimento particolare.

Perché questi rifiuti vengono definiti speciali?

Innanzitutto, pur non presentando tossicità acuta specifica, i toner contengono polveri ultrafini, <100 nm, respirabili, capaci di penetrare fino agli alveoli polmonari.

Quindi non possiamo gettarli nella spazzatura indifferenziata.

Una sola inalazione non genera problematiche, ma una ripetuta esposizione aumenta il rischio di polmoniti croniche.

Dei semplici consigli a chi deve effettuare operazioni di pulizia o manutenzione delle stampanti o macchine fotocopiatrici, oppure sostituire il toner, sono:

  • Utilizzare dei guanti di protezione adeguati
  • Pulire gli apparecchi con aria compressa
  • Utilizzare una mascherina FFP2
  • Pulire la zona circostante con un panno umido

Le polveri granulari dei toner sono definite come “bio-persistenti”, non solubili in soluzioni acquose e quindi sono persistenti nei liquidi. Per questo motivo occorre una specifica prassi per lo smaltimento.

Come privati possiamo recarci semplicemente nelle isole ecologiche o portare le nostre cartucce in specifici contenitori preposti.

Come possessori di Partita Iva invece dovremo seguire una prassi di smaltimento specifica.

Come procedere a questo punto?

Quale l’iter burocratico?

Società autorizzate allo smaltimento di questi rifiuti speciali, iscritte all’Albo Nazionale Gestori Ambientali che abbiano perciò delle specifiche autorizzazioni per il trasporto e/o recupero dei toner, provvedono al ritiro di appositi contenitori forniti con un coperchio per evitare la dispersione della polvere dei toner nell’ambiente di lavoro.
Questi contenitori conserveranno i toner esausti fino al ritiro.

Il produttore (o detentore) al quale sia giuridicamente riconducibile la produzione dei rifiuti (toner e cartucce utilizzati ed esauriti), dovrà controllare che i trasportatori e i destinatari dei rifiuti abbiano le autorizzazioni necessarie per legge.

La società preposta allo smaltimento sarà obbligata a rilasciare il Modulo FIR (Formulario Identificazione Rifiuti):

  • la pagina 1 verrà rilasciata dal trasportatore come attestazione di consegna
  • la pagina 4 verrà inviata 90 giorni dopo il ritiro e attesterà lo smaltimento avvenuto. Il formulario sarà da conservare per 5 anni.

Il produttore del rifiuto resta sempre, per la legge, colui che produce il rifiuto con la sua attività.

Ricordiamo che anche in caso di noleggio, la responsabilità dello smaltimento dei toner esausti ricade su di voi. Il noleggiatore con il quale abbiate un contratto per la sostituzione dei toner, sarà quindi comunque obbligato a rilasciarvi il FIR.

Il FIR dovrà essere conservato per cinque anni!

Quali sono le sanzioni in caso di errato smaltimento dei toner esausti?

La sanzione amministrativa va da € 2.600 a € 15.500 trattandosi di rifiuti speciali, in caso siano rifiuti pericolosi la sanzione arriva addirittura a € 93.000!

Affidarti a degli esperti certificati è un dovere e una garanzia.

Lope Cda è sempre in prima linea per la tutela dell’ambiente e propone il servizio di ritiro e smaltimento toner esausti: ALBI.

Come funziona il nostro servizio ALBI?

Con l’acquisto del box per la conservazione dei toner esausti, verrà rilasciato un voucher con un’etichetta identificativa; la stessa la troverete applicata sul vostro BOX.

Sarà sufficiente inviare via e mail il voucher compilato in ogni sua parte e nel giro di qualche giorno un trasportatore autorizzato ritirerà il vostro EcoBoxi e lo porterà alla piattaforma di smaltimento, rilasciandovi la prima parte del F.I.R; la seconda, ad avvenuto smaltimento, seguirà per posta.

 

Per maggiori dettagli scrivici:

info@cancellerialope.it

La redazione di Lope Cda

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