LA RISCOPERTA DEI SEMI: ENERGIA E SALUTE

La redazione di Cancelleria Lope oggi Vi condurrà nel meraviglioso mondo dei semi!

Quando pensiamo a quel piccolo seme che germoglierà per dar vita a piante anche di grandi dimensioni, non possiamo che provare un sussulto e chiederci come possa una cosina tanto piccola generare qualcosa che non gli somiglia per nulla.

E resterete ancora più stupiti quando Vi racconteremo la loro storia e le proprietà nutritive!

QUANTI TIPI DI SEMI SI POSSONO MANGIARE?

I più utilizzati, sia per la panificazione che per il consumo diretto, sono quelli di lino, zucca, girasole e papavero.

Troviamo però anche i semi di psillio, chia, canapa, finocchio, cumino, melograno, albicocca particolarmente apprezzati in cucina.

I semi sono davvero un concentrato di energia. Un’esplosione di sapore e salute.

I semi sono infatti una fonte di vitamina C, ferro, rame, magnesio, fosforo e vitamina B.

Nelle insalate, nello yogurt la mattina oppure nei passati di verdura o anche come snack sano da consumare tra un pasto e l’altro, sono davvero una delizia!

Attenzione alle quantità però perché sono un concentrato di calorie!

SEMI DI ZUCCA: UN RIMEDIO PER IL BUON UMORE E PER IL BUON FUNZIONAMENTO DELLE VIE URINARIE

I semi di zucca sono i più ricchi di proteine. Contengono triptofano, amminoacido precursore della serotonina, uno stabilizzante dell’umore.

Sono inoltre delle fonti di vitamina C, di  ferro, rame, magnesio, fosforo, vitamina B e di acidi grassi poli-insaturi che contribuiscono a mantenere sotto controllo i livelli del colesterolo nel sangue e quindi sono utili per prevenire le malattie cardiovascolari.

I semi di zucca vengono consumati come rimedio per la enuresi notturna dei bambini e per la cura dell’ipertrofia prostatica benigna.

SEMI DI LINO: FONTE VEGETALE DI OMEGA 3

Fonti naturali di Omega 3 e Omega 6 e di vitamina B che esercita un’azione antiossidante, sono ricchi anche di magnesio, potassio, fibre, ferro e calcio.

I semi di lino sono dei buoni alleati della linea in quanto accelerano il metabolismo.

Per poter beneficiare al massimo delle proprietà dei questi semi, dobbiamo ricordarci di tritarli in quanto, interi, non vengono digeriti dal nostro stomaco non potendo rilasciare così le sostanze nutritive che li rendono tanto preziosi.

Già Ippocrate riconobbe i benefici dei semi di lino per l’intestino e l’imperatore Carlo Magno approvò delle leggi per favorirne il consumo.

SEMI DI GIRASOLE, I SEMI DELL’AMORE

Fonte di acidi grassi insaturi, di Omega 6 e 9, sono ricchi di vitamina E che ha un’azione antiossidante.

Sono dei lassativi naturali.

Sono molto calorici quindi è consigliato un uso parco per chi deve tenere sotto controllo la linea.

Nella Metamorfosi di Ovidio si narra della giovane ninfa Clizia innamorata di Apollo. Respinta dal Dio del Sole Clizia, ormai disinteressata al mondo, rimase seduta a terra immobile trascorrendo il suo tempo ad inseguire con lo sguardo il suo amato . Fu così che il suo corpo irrigidito si trasformò in uno stelo lungo e resistente e la sua chioma divenne una corona gialla.

SEMI DI PSILLIO

Sono i semi della Plantago ovatache proviene dall’Oriente.

Utilizzati regolarmente, sono un rimedio naturale contro la stitichezza poiché sono ottimi prebiotici che favoriscono la proliferazione dei batteri alleati della flora intestinale.

Inoltre riducono il colesterolo cattivo, regolano il glucosio e insulina e, se assunti in un bicchiere d’acqua, diminuiscono la sensazione di fame.

Vengono usati come addensante in sostituzione dell’uovo ed è quindi adatti nell’alimentazione vegana.

SEMI DI PAPAVERO

Fonte di calcio e vitamina E, sono anche una riserva preziosa di magnesio e Omega 6.

Curiosità: gli antichi romani utilizzavano questi semi per le loro proprietà toniche e quasi afrodisiache, tanto che ai novelli sposi la prima notte di nozze veniva servito il Cocetum, una bevanda ottenuta mescolando latte, miele e semi di papavero, la stessa bevanda bevuta da Venere nel giorno in cui divenne sposa di Vulcano.

SEMI DI SESAMO

Quella dei semi di sesamo è la coltura di semi oleosi più antica che conosciamo; risale a 3.000-3.050 anni prima della nascita di Cristo.

Il popolo indiano li considera come un dono concesso dalle divinità, nati dalle gocce di sudore di Visnu.

La medicina Ayurvedica impiega questi semi nella cura delle malattie legate all’apparato urinario; nei testi sacri buddisti questo alimento veniva considerato come uno dei cibi superiori.

Apporta all’organismo vitamina B ed E, potassio, fosforo, calcio e magnesio, ferro e rame, selenio e manganese. Inoltre aiutano a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo.

Abbiamo quindi scoperto che i semi oleosi sono dei piccoli scrigni di potenza ed energia che aiutano l’organismo a mantenersi in forma e in salute.

Con i semi oleosi possiamo comporre la nostra colazione sostanziosa a base di Crema Budwig.

Oppure possiamo sbizzarrirci nella creazione delle ciotole di Buddah, un divertente modo per presentare i vari nutrimenti di cui deve essere composta la nostra alimentazione: carboidrati, proteine, vitamine, minerali

BUDDHA BOWL: UNA RICETTA SENZA RICETTA 

Si tratta di una composizione di alimenti cotti e crudi che equilibrano quantità di carboidrati, proteine vegetali e vitamine.

Ma da dove arriva questo nome curioso? Probabilmente dai racconti sul Buddha in cui si narra che, nei suoi viaggi, portasse con sé una ciotola per farsela riempire con alimenti vegetariani. Inoltre l’equilibrio è l’ingrediente essenziale in questo piatto come nel buddismo una mente in equilibrio è fondamentale nella vita.

Molto diffusa nella cucina orientale, è un piatto prevalentemente vegetariano o addirittura vegano.

A differenza della più nota Poket Bowl, nella quale a piacimento si possono aggiungere proteine animali ma che non lascia grande scelta ai vegetariani, la Buddah Bowl contiene essenzialmente verdure, frutta, cereali e semi oleosi.

Sono tre le regole da seguire:

  • proporzione: ortaggi cotti e crudi circa il 70%, un cereale circa il 15% e una proteina il 15%
  • estetica perché si mangia con gli occhi oltre che con la bocca. Non si tratta di un’insalatona in cui gli ingredienti vengano mescolati insieme; i vari alimenti dovranno restare separati creando armonia e colore
  • stagionalità degli alimenti che permette di risparmiare e godere al massimo dei loro nutrimenti

Un esempio di Buddah Bowl?

  • edamame surgelati
  • carote 
  • avocado
  • succo di limone
  • zucca
  • tofu
  • miele 
  • semi di sesamo
  • olio d’oliva
  • senape o salsa di soia o di miso
  • aceto balsamico bianco
  • sale e pepe 

Buon divertimento e buon pranzo!

La redazione di Lope Cda

 

 

 

 

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