Il DAE salva la vita

La redazione di Cancelleria Lope oggi parlerà dei DAE.

Cos’è un DAE?

E’ un defibrillatore semiautomatico esterno, un’apparecchio di piccole dimensioni che rileva le alterazioni dell’attività del cuore ed erogare una scarica elettrica, se necessario, attraverso due piastre adesive che vengono applicate sul torace.

Ha un corpo centrale che analizza i dati trasmessi attraverso le piastre e fornisce una guida delle procedure da compiere.

Il caso: la principale causa di morte nei paesi occidentali sembrerebbe essere l’arresto cardiaco.

Una diffusione capillare dei defibrillatori permetterebbe un intervento immediato che aumenterebbe sensibilmente la possibilità di sopravvivenza.

Ogni minuto è prezioso!  La possibilità di intervenire entro cinque minuti dall’accaduto potrebbe salvare 10-15 mila persone.

Quando il DAE viene applicato alla vittima di un arresto cardiaco, se riconosce una fibrillazione ventricolare, cioè un’aritmia alterata del cuore, eroga una scarica elettrica. Tale scarica trasmessa al cuore interrompe l’aritmia resettando il muscolo cardiaco.

Come si utilizza il DAE?
  • il dispositivo deve essere acceso;
  • collegare i cavi delle piastre;
  • applicare le piastre adesive al torace asciutto della vittima di infarto;
  • attendere l’analisi;
  • se espressamente indicato dalla macchina, premere il pulsante shock.

In attesa dei soccorsi, l’utilizzo del DAE è fondamentale. Restare costantemente collegati all’operatore del 118 che seguirà tutte le fasi della rianimazione è comunque di fondamentale importanza.

Nessuno dovrà stare a contatto con la persona nel momento in cui riceverà la scarica elettrica.

Tuttavia occorre effettuare anche un massaggio cardiaco perché l’efficacia del defibrillatore potrebbe non essere sufficiente.

E’ consigliato quindi la frequenza di un breve corso di cinque ore per abilitare all’utilizzo del DAE alla fine del quale viene rilasciato un certificato.

La novità

Cosa propone la legge n.116 del 4 agosto 2021 entrata in vigore il 28 agosto 2021?

Definita legge di civiltà, ha lo scopo di portare i defibrillatori semiautomatici ed automatici esterni nei luoghi di maggior affluenza:

  • pubbliche amministrazioni aperte al pubblico e con almeno 15 dipendenti
  • aeroporti, stazioni e porti, a bordo dei mezzi di trasporto a lunga e media percorrenza
  • presso i gestori di pubblici servizi

Il  Decreto del Presidente del consiglio prevede un programma della durata di 5 anni  per favorire la diffusione e utilizzazione dei DAE  nei luoghi sopra indicati con priorità alle università e alle scuole. Con il medesimo decreto si stabiliscono anche le modalità attraverso le quali, le amministrazioni pubbliche, possono accedere ai contributi, pari a 2 milioni di euro annui a decorrere dal 2021, per la messa a norma.

Indicati da un’apposita segnaletica, dovranno essere situati all’esterno e quindi accessibili h24.

Gli Enti territoriali potranno gestire la collocazione dei defibrillatori ad accesso pubblico e quindi decidere dove dovranno essere posizionati. La legge dà facoltà agli enti territoriali di incentivare l’installazione dei DAE anche nei condomini, alberghi, centri commerciali.

Chi potrà utilizzare il defibrillatore?

L’uso è di norma consentito anche personale sanitario non medico e a personale non sanitario ma che abbia una specifica formazione in rianimazione cardio-polmonare.

Tuttavia la novità è la non punibilità delle azioni connesse all’utilizzo del defibrillatore da parte di personale non formato in presenza di un sospetto arresto cardiaco.

Quindi, chiunque si trovi in una situazione di emergenza, potrà tentare la rianimazione cardio polmonare coi mezzi a disposizione.

Ma come potremo sapere dove trovare il defibrillatore?

Con un’apposita App che riporterà la mappatura, aggiornata in tempo reale in tutta Italia, per sapere dove sono presenti i defibrillatori.

Alcune modifiche inoltre vengono apportate all’utilizzo dei DAE nelle società sportive sia dilettantistiche che professionistiche: l’obbligo di defibrillatori e di eventuali altri dispositivi salvavita sia durante le competiioni che nel corso degli allenamenti.

Presso le scuole secondarie di primo e secondo grado, sarà prevista la formazione per gli studenti per imparare tecniche di primo soccorso, tra cui anche quelle di rianimazione cardiopolmonare e l’uso del DAE,  in collaborazione con il 118 e nel rispetto della sensibilità di utenti così giovani.

 

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