Videogiochi: amici o nemici?

La redazione di Cancelleria Lope ti parlerà del mondo dei Videogiochi e degli effetti che hanno su di noi.

In attesa della relativa fiera che si terrà dal 12 al 14 novembre a Milano Rho Fiera, abbiamo pensato di proporre un argomento molto controverso che divide pedagoghi e scienziati, genitori e figli.

I ragazzi non possono farne a meno; i genitori vorrebbero tenerli lontani.

La paura è che creino dipendenza, violenza, isolamento e depressione.

Quanto influiscono realmente i videogiochi sulle dinamiche sociali e quanto influenzano i comportamenti giovanili?

Sono emerse scarse prove che stabiliscano una connessione causale o correlazionale tra giocare a videogiochi violenti e commettere effettivamente attività violente“, affermano gli psicologi dell’American Psychological Association.

Negli Stati Uniti tuttavia, molte delle violenze e sparatorie sarebbero attribuite proprio all’utilizzo di videogiochi violenti; questo non spiega come mai in Giappone e in Corea del Sud, dove l’utilizzo dei videogiochi è superiore di quello di qualsiasi altro paese, il tasso di criminalità sia tra i più bassi del mondo.

Ovviamente questo non significa poter lasciare giochi violenti senza alcuna censura nelle mani di bambini e ragazzini!

Le preoccupazioni legate all’utilizzo dei videogames sono lecite e fondate soprattutto quelle relative alla dipendenza derivante dalle ore davanti ad uno schermo.

Tuttavia la scienza ha confermato che i Videogiochi hanno anche degli effetti positivi.

Purché utilizzati sotto il controllo dei genitori sia per i contenuti che per i tempi dedicati se si tratta di giocatori bambini e con i dovuti accessori ergonomici,  la scienza ha dimostrato che l’utilizzo dei Videogiochi può attivare capacità cognitive come:
  • la capacità di risolvere problemi
  • l’ attenzione o sviluppando l’attenzione selettiva cioè la capacità di selezionare informazioni rilevanti senza distrarsi o potenziando l’attenzione sostenuta, cioè la capacità di concentrarsi su diversi stimoli per un periodo prolungato
  • la reattività
  • la capacità di passare in poco tempo da un’attività all’altra
  • la velocità nell’elaborare informazioni.

La caratteristica di giocare in modalità multy-player favorisce:
  • la capacità di cooperazione
  • il rispetto degli spazi, delle regole e dei tempi dell’altro
  • la gestione delle frustrazioni
  • la capacità di affrontare le sconfitte e i conflitti

Alcuni videogiochi sono in grado di stimolare l’immaginazione e la creatività, mentre quelli di azione hanno un impatto positivo sulla coordinazione visuo-spaziale.
E’ stato dimostrato che a differenza di una metodologia più tradizionale, il videogioco permette a chi gioca di fare esperienza diretta dei contenuti, purché siano valutati come adeguati all’età del giocatore e questo permette di imparare attraverso il gioco.
Il gioco quindi sembrerebbe:
  • incrementare la capacità di prendere decisioni
  • favorire lo sviluppo dell’intelligenza emotiva
  • portare alla luce, ad un occhio attento, tematiche sensibili.
Rendendo ludico l’apprendimento, stimola la motivazione ed il coinvolgimento.

Quindi riflettiamo sul fatto che non è lo strumento ad essere nocivo, ma il suo utilizzo quando inadeguato.

Buon divertimento!

La redazione di Lope Cda

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