Passeggiando per la via per Lonno, nel cuore della Val Seriana, appena sopra Nembro, potreste imbattervi nelle selvagge che vivono nel bosco.
Possiamo vederle appollaiate su un albero o che razzolano cercando ciò che il terreno offre loro.
Sono le galline della Società Agricola Le Selvagge Srl.
Al centro di questo sogno c’è un visionario Marco Rossi.
Dopo aver gestito un’osteria a suo nome, crea quello che diventerà un format in franchising ‘30Polenta’ NON LA SOLITA POLENTA .Tutto questo fino a due anni fa quando decide di sviluppare un nuovo progetto per mettere in relazione il suo legame con la terra, le sue origini bergamasche, l’esigenza di una vita più semplice e rurale e di un’alimentazione più sostenibile.
Gli servivano solo: un pezzo di bosco e 1500 galline ovaiole livornesi!
Il suo sogno: galline felici che possano vivere libere nel bosco.
«Selvagge come la terra in cui vivono – dice Marco– libere di razzolare nel sottobosco, tra faggi, castagni e robinie. Spesso le troviamo appollaiate sui rami, comode, in compagnia a godersi il panorama».
Ma arriva il lock down, l’attività si blocca e la produzione di uova è enorme. Così Marco inizia a regalare uova ai vicini per aiutare nel momento di difficoltà e farsi così conoscere.
Vengono donate quindicimila uova ai Comuni della Media Val Seriana e al nuovo ospedale alla Fiera di Bergamo.
Questo sognatore selvaggio, raccoglie coi suoi collaboratori «in guanti di cotone» le bianche uova e le distribuisce con veicoli 100% elettrici – al 90% sul mercato locale nonché per ristoranti stellati delle zone limitrofe.
Le selvagge hanno un programma dietetico studiato da un veterinario e un’alimentarista; si nutrono di una granaglia ricca di tutti quegli elementi necessari per ottenere un uovo ad alto valore nutrizionale, ricco di vitamina A, E, omega 3, con meno colesterolo e grassi saturi di quello in commercio.
Alla loro salute ci pensa anche la biodiversità del bosco, il benessere quotidiano e la merenda quotidiana, un vero e proprio momento di festa: l’insalata biologica che Marco va a prendere in una cooperativa sociale. Dopo essere stata lavata e tagliata, viene posizionata in diversi punti del pollaio così da non creare assembramenti.
‘Le galline appena la vedono, diventano matte’ dice Marco.
E’ un atto di gentilezza nei loro confronti, vogliamo pensare ad una sorta di ringraziamento per le uova che donano.
E nel rapporto equilibrato dell’uomo con l’ambiente che gli permette di vivere, c’è e deve esserci gentilezza.
Marco e il suo socio Alessandro Carrara sono supportati nel lavoro da un team di ragazzi che lavorano in un’azienda che rispetta tutte le normative locali e nazionali.
Vengono raccolte circa 1400 uova al giorno, di color bianco candido e sui 70g che vengono timbrate e subito confezionate e trasportate a destinazione con furgoni elettrici personalizzati.
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Dove si possono prendere le uova? Ordinarle online oppure, se passate da Selvino per una giornata di relax, potete fermarvi al negozio dell’azienda agricola la Passata e perché no, approfittarne per acquistare, oltre alle uova delle selvagge, anche una confettura bio e sostenibile.
E ora una ricettina con le uova delle selvagge.
UOVA ALLA MONACHINA
Un secondo piatto tipico della Campania Ottime in ogni occasione!
Procedimento:
- Prepara la besciamella facendo sciogliere in un pentolino il burro, aggiungi la farina e mescola. Unisci latte e noce moscata. Cuoci fino a quando sarà soda
- fai bollire le uova e poi sbucciale
- taglia a metà e metti i tuorli in una ciotola unendo besciamella, sale pepe e amalgama. Farcisci le uova con il ripieno e lasciale in freezer per mezz’ora.
- quindi impanale e friggile fino alla doratura servire ben calde!
Tratto dalla pagina Instagram uova_le_selvagge
La redazione di Lope Cda