L’ELFO SULLA MENSOLA
E’ una tradizione americana nata nel 2005 dalla penna divertente di Carol Aebersold e della figlia Chanda Bell; una favola natalizia in rima che ripropone un’antica leggenda legata alla festa del Ringraziamento e Natale.
Un elfo birichino inviato da Babbo Natale ai bambini per controllare quanto accade durante il giorno; fermo e silenzioso seduto sulla mensola si attiva di notte e, attraverso la porta magica, torna da Babbo Natale a riferire se il bambino si è comportato bene o male. Quando rientra in casa però questo elfo pazzerello combina qualche divertente guaio che fa impazzire di gioia i bambini che lo attendono ogni Natale.
REGOLE DEL GIOCO
Creare un’atmosfera magica per attendere l’arrivo del fantastico ospite che avrà con sè il libro da leggere; appena arrivato la famiglia sceglierà il suo nome da scrivere sul libro con la data della prima apparizione. I bambini non potranno toccarlo o spostarlo altrimenti perderà i suoi poteri e non tornerà più.
Ogni mattino lo troveranno in un posto diverso della casa e ai bambini il divertimento di andare a cercarlo e scoprire cosa avrà combinato.
Questo furbetto ne combinerà di dispetti e scherzi e riempirà di spirito natalizio le giornate fino alla Vigilia di Natale.
La leggenda dello spirito dell’acqua (Norvegia)
Nella fredda Norvegia si aggira una bellissima Troll…molto diversa da quella che conosciamo attraverso la saga di Harry Potter!
Veste di bianco, ha lunghi capelli biondi (ha anche una coda da mucca) e si chiama Hulda, lo spirito dell’acqua.
In Norvegia fa così tanto freddo che l’acqua, sfortunatamente per lei, si ghiaccia e a lei non resta che rimanere bloccata sotto la lastra di ghiaccio.
Un giorno di Natale di un tempo non definito, un boscaiolo volle portare in dono a Hulda un dolce ma trovando il lago in cui viveva lo spirito completamente ghiacciato e non volendo lasciare il dolce sulla sua superficie per paura che un animale potesse mangiarlo, decise di fare un buco nel ghiaccio con il suo piccone.
Il ghiaccio era veramente durissimo e il boscaiolo, seppur forte, riuscì a fare solo un buchino piccolo piccolo nonostante stesse scavando da molto tempo e si dispiacque di non poter fare di più.
In quel momento uscì una manina piccolissima e bianca che afferrò il dolce che si simpicciolì per magia e passò attraverso quel buchino.
Da allora, ancora oggi, nel giorno di Natale è usanza portare allo spirito dell’acqua dei dolcetti molto piccoli.
Buona lettura
La redazione di Lope Cda